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EMDR

L’EMDR  è un metodo specifico e strutturato per elaborare  le memorie traumatiche, far accedere alle informazioni immagazzinate nella memoria, correlate al ricordo del trauma, in modo naturale, facilitando un atteggiamento mindful, in una condizione di sicurezza .

L’EMDR  usa dei meccanismi innati di elaborazione dell’informazione, utilizza una doppia focalizzazione e una stimolazione bilaterale alternata. La parte attiva del trattamento è la stimolazione bilaterale, costituita movimenti oculari, forse la più naturale ed efficace,  ma anche il tamburellamento sulle mani (sempre destra e sinistra alternata), e la stimolazione con i suoni.

Ci si collega al ricordo/esperienza disturbante facendo riferimento a immagini, convinzioni disfunzionali, emozioni e  focalizzando il disagio a livello corporeo.

Il processo di elaborazione dell’informazione è ricco e complesso, perché è il cervello che viene stimolato a lavorare con i suoi meccanismi spontanei di elaborazione dell’informazione. 

L’EMDR è una terapia importante per l’esplorazione dei meccanismi di base dello stress post traumatico, per capire come il trauma influisca sui processi subcorticali della regolazione dell’emozione, della modulazione dell’arousal, degli elementi minacciosi relativi all’evento e del modo di ricordare..

È usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici presenti nel paziente.

Queste esperienze traumatiche possono consistere in:

  • Piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo
  • Eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti)
  • Eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza)

Gli effetti della terapia con l’EMDR saranno: diminuzione o scomparsa delle immagini intrusive, minori lacune di memoria, desensibilizzazione del ricordo, cambiamento di prospettiva, diminuzione o scomparsa della componente sensomotoria, diversa attribuzione di significati, aumento della accettazione e “compassione” verso di sé , maggiori abilità metacognitive.

Al termine di una seduta il paziente ricorda l’evento in modo distaccato, collocando l’esperienza nella sua storia, integrandola in modo adattivo e sentendosi rafforzato nelle sue convinzioni positive, nella sua auto-stima e nella fiducia sulle sue capacità di gestire le situazioni.