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psicoeducazione

La psicoeducazione, anche se non è propriamente una forma di terapia, è un elemento fondamentale in qualsiasi contesto psicologico e psicoterapeutico, qualsiasi sia l’approccio utilizzato.

 

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Il compito della psicoeducazione è quello di fornire ogni informazione utile, soprattutto nelle fasi iniziali, quando la persona approccia l’aspetto psicologico del suo disagio per comprendere come noi esseri umani funzioniamo, al di là delle etichette e dei giudizi che ci vengono dati.

Ogni fase del lavoro in psicoterapia necessita di uno specifico genere di psicoeducazione:la prima fase ha lo scopo di stabilizzare e ridurre i sintomi ed è naturalmente la fase in cui i temi da trattare con la psicoeducazione sono più numerosi, ma poi è necessaria ancora in ogni specifica fase successiva della psicoterapia, secondo i bisogni della persona ̀per sostenere e normalizzare le possibili difficoltà incontrate.

 

 

disegno_ave_sito-svg-text65955-4294966439I temi più importanti trattati riguardano il modo in cui le persone sono influenzate dalle emozioni, e come eventuali traumi, o convinzioni formatesi durante il periodo dell’attaccamento e dello sviluppo in relazione alle figure di accudimento possono interferire con il loro benessere.

Già questo aiuta a diminuire il disagio, a ridurre la vergogna, a dare un senso alla propria sofferenza e a infondere una speranza di guarigione.

Nel fare  psicoeducazione ci si occupa del funzionamento del cervello, di come elabori le informazioni, di come l’esperienza venga organizzata sia su un piano psicologico, sia fisico, di che cosa siano le tendenze procedurali, quelle particolari ed innate predisposizioni  dell’uomo ad agire secondo modalità orientate a uno scopo e, ancora,  si parla di convinzioni disfunzionali, negative, o semplicemente erronee che una persona può aver imparato su di sé, il lavoro con i ricordi, la natura dei disagi.

Nella  psicoeducazione si affrontano concetti di intimità, di capacità di assumersi rischi, dell’aumento della tolleranza alle emozioni positive e al piacere.

disegno_ave_sito-svg-text66058-4294966899Ognuno di questi temi va affrontato con una spiegazione personalizzata in base ai bisogni e alle capacità di comprensione che la persona ha in quello specifico momento della sua vita e della terapia, rispondendo a dubbi e a domande.

I concetti principali da trasmettere riguardano azioni di autoefficacia, cosa siano, e come e perché queste azioni siano spesso bloccate in caso di eventi traumatizzanti, a come si possano ripristinare, a riscoprire e valorizzare le risorse personali, e, in particolare, le proprie risorse  somatiche, cioè la capacità utilizzare azioni fisiche per ritornare in uno stato di equilibrio.

E’  infatti fondamentale poter capire, come il corpo, nella sua struttura, nella sua forma e nel suo movimento, sia influenzato dalle idee su di sè apprese nel tempo, e di come queste siano limitanti pervasive e inconsapevoli e che, e come, possano con consapevolezza essere modificate.

 
disegno_ave_sito-svg-text66062-4294966506Più specificamente, la psicoeducazione è indispensabile quando la persona ha bisogno di conoscenze e competenze sulle varie dinamiche psicofisiche, quando le sue convinzioni sono disfunzionali e contrastano con la realtà, o quando il suo modo di funzionare risulta inefficace o dannoso.
La psicoeducazione è diversa da una semplice comunicazione, o consegna di informazioni, anche perché, nel corso di ogni psicoterapia, si attraversano fasi complesse assai diverse l’una dall’altra, e ciò che viene comunicato nell’ambito di una buona psicoeducazione deve essere ripetuto più volte, senza mai dare per scontato che la persona lo abbia interamente capito. A volte, non è chiaro cosa si fa e come funziona la psicoterapia e la psicoeducazione  informa e rassicura. In questi casi la psicoeducazione riveste un compito di “normalizzazione” senza la quale la persona non riesce a dare un senso a quanto le sta accadendo, e ciò diminuisce la capacità di poter gestire emozioni difficili durante la terapia, come la vergogna e il senso di diversità.

Quindi l’opera di rassicurazione della psicoeducazione, apportando informazioni sulla normalità dei sintomi, sulla loro prevedibilità e sulla  possibilità di essere curati, diventa un fattore indispensabile al successo della psicoterapia.